Riforme
Si allarga il numero dei senatori che contesta la riforma di Renzi
Un gruppo di 33 senatori ha presentato un nutrito numero di subemendamenti alla proposta del Governo, contestando in primo luogo l'abolizione dell'elezione diretta. Diciotto fanno parte della maggioranza che sostiene l'Esecutivo
Dopo le polemiche per il ripristino dell’immunità a favore dei componenti del “nuovo Senato” ed il rimpallo sulla presunte responsabilità fra i vari protagonisti del progetto originale, degli emendamenti e via di questo genere, ieri si è ufficialmente “saldato” il fronte che si oppone alla riforma voluta dal Premier.
E’ composto da 33 (alcuni parlano di 35, ma le firme sono 33) senatori che hanno firmato i subemendamenti che saranno esaminati dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, fra i quali ben 18 di maggioranza.
Sono esponenti del PD, come Vannino Chiti e Felice Casson; di Sel, come Loredana De Petris; dei Popolari per l’Italia, come Mario Mauro; di esponenti fuoriusciti dal M5S, come Francesco Campanella, di “Italia lavori in corso”.
Il gruppo trasversale di senatori contesta il testo base del Governo sulle Riforme e gli emendamenti concordati fra Finocchiaro (PD) e Calderoli (Lega), con l’accordo di Forza Italia. Dicono di voler contrastare la “deriva autoritaria” e di volersi “schierare contro l’espropriazione del diritto dei cittadinidi ad eleggere direttamente i senatori in un sistema bicamerale che non va stravolto”.
Per questi motivi hanno presentato 14 subemendamenti che, in sostanza, mirano a :
ripristinare l’elezione diretta su base regionale del Senato e la Circoscrizione estero;
ridurre i componenti di entrambe le Assemblee legislative;
ampliare le competenze del Senato, affidandogli anche poteri in tema di libertà personale, libertà di pensiero, tutela della salute, rapporti con la Chiesa e le altre Confessioni religiose, correzioni in materia di autorizzazione a procedere e verifica dei poteri, con appello alla Corte Costituzionale.
Chiti nega che la riforma del Governo sia ispirata al Bundesrat tedesco, perché questo rappresenta i Governi dei Lander.
Anche all’interno di Forza Italia si segnala un forte dissenso nei confronti della proposta del Governo, appoggiata da Lega, NCD e dai vertici della stessa FI. Si distingue, in particolare, la posizione di Augusto Minzolini, favorevole all’elezione diretta.
Resta la ferma contrarietà anche del M5S, con Grillo che ritiene il Senato elettivo “essenzialissimo”. Inoltre si insiste per il ripristino delle preferenze nella nuova legge elettorale.
Da parte sua, il vice-segretario del PD Lorenzo Guerini ostenta sicurezza : “siamo ad un passo dalla riforma del Senato; il dibattito è normale, ma procederemo secondo la direzione ed i tempi previsti”.
Il rischio riguarda non tanto il voto in Commissione, quanto quello riservato all'Aula, dove i numeri sembrerebbero più in bilico.
Moreno Morando
(27 giugno 2014)
© RIPRODUZIONE CONSENTITA Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e link alla pagina)
DIVENTA FAN DEL QUOTIDIANO DELLA P.A.
Follow @quotidianopaComunicato Importante Selezione Docenti Accademia della P.A.
La Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, in vista dell’apertura delle sedi dell’Accademia della PA in tutto il territorio nazionale, ricerca e seleziona personale per singole docenze in specifiche materie delle Autonomie locali da svolgersi presso le Accademie della PA e per le attività di assistenza nelle procedure complesse nei Centri di Competenza.
Newsletter Quotidiano della P.A.
Incorpora le Notizie del QPA
Inserisci sul sito del tuo Ente, sul tuo sito o sul tuo blog, le ultime notizie pubblicate dal Quotidiano della P.A.
Accedi all'interfaccia per l'inserimento cliccando sul pulsante di seguito: