STRAGE NELLA METRO
Incidente a Mosca, fermati due tecnici: lo scambio era retto dal fil di ferro
Giorno di lutto nella capitale dopo il terribile incidente di ieri mattina, il bilancio è di 22 morti e 129 feriti
Uno scambio di binari retto dal fil di ferro. Questa l'ipotesi che ha portato all'arresto di due operai della metropolitana di Mosca all'indomani del più terribile incidente mai registrato nella capitale che ha provocato la morte di 22 persone avvenuto ieri alle 8,39 russe, le 6,39 italiane. La notizia è stata resa nota da Vladimir Markin, portavoce del comitato investigativo che precisa che si tratta di un caposquadra alla manutenzione e del suo assistente, accusati di aver violato le norme di sicurezza sui trasporti, per aver fissato male uno scambio all'origine dell'incidente: “Il meccanismo dello scambio è stato fissato con del fil di ferro comune di 3 millimetri di diametro, cosa che ne ha causato la rottura provocando il deragliamento del treno dai binari” ha spiegato Markin cancellando di fatto le ipotesi girate in un primo momento che volevano un qualche ostacolo posizionato sui binari.
Singolare la formula usata dal Ministero per le emergenze russo nel confermare la strage: “Purtroppo, 22 persone hanno ricevuto ferite non compatibili con la vita, mentre altre 129 persone sono state ricoverate negli ospedali di Mosca”.
La dinamica dell'incidente: i primi tre vagoni del convoglio, che viaggiava a una velocità di 70 chilometri all'ora – secondo quanto riporta Repubblica - sono usciti dalle rotaie e si sono intrecciati dentro a un tunnel della linea Arbatsko-Pokrovka, che porta in centro città. I sopravvissuti, alcuni in stato di shock, raccontano di essere stati sbalzati da un capo all'altro delle vetture. Alcuni di loro sono riemersi dalla metro da soli, camminando lungo le rotaie per mettersi in salvo.
Giuseppe Bianchi
(16 luglio 2014)
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