Riforme
7.850 emendamenti rischiano di mandare in tilt l'iter del DDL di riforma costituzionale
Dura reazione al Senato del Ministro Maria Elena Boschi alle critiche e all'ostruzionismo del M5S. Renzi: l'Italia non è nelle mani di chi vuol fare ostruzionismo.
Proseguono i lavori nell'aula del Senato sul ddl di riforma costituzionale, dopo il primo scontro tra il ministro Boschi e il Movimento Cinque Stelle. Il giorno in cui dovevano iniziare le votazioni in Senato sulle riforme costituzionali si è chiuso con una fumata nera. La discussione sui 7850 emendamenti al testo rischia infatti di rendere i lavori estenunati e di allontanare sempre più il momento del voto. Se tutti i relatori sfruttassero il tempo a loro disposizione per ogni singolo emendamento potrebbero non bastare tre mesi. "Non abbiamo paura del confronto", dice tuttavia il ministro Maria Elena Boschi: "Manterremo la promessa di cambiare". Rispondendo poi alle critiche del M5S ha affermato: "Sottoponiamo al voto dell'Aula un testo che non è non la rappresentazione 'macchiettistica' fatta in alcuni interventi. Vogliamo una discussione nel merito e non sulla simpatia o antipatia di chi lo ha proposto. Non abbiamo paura di idee altrui. Diceva Pratolini: 'Non ha paura della idee chi ne ha' ". E ha aggiunto: "Le riforme costituzionali sono la madre di tutte le battaglie" del governo Renzi.
"E' stato un privilegio partecipare alla discussione generale" sulle riforme. "Non sono mancate polemiche e in alcuni casi anche contestazioni ma è il bello del dibattito e della democrazia. Lo dico perché ne sono convinta e ne è convinto il governo che ha sempre rivendicato l'ascolto di tutti, il dialogo e il confronto. L'abbiamo fatto, lo dico senza tema di smentita, anche sulle riforme costituzionali".
Secondo la Boschi, inoltre, "questo testo uscito dalla commissione è ampiamente condiviso. Lo sostiene una maggioranza che va oltre la maggioranza che sostiene il governo; e non è scontato".
"Ci potrà essere un tentativo di rallentare questo cambiamento, un ostruzionismo che ci può portare a lavorare una settimana di più e sacrificare un po' di ferie ma manterremo la promessa di cambiare perché questa urgenza deriva da noi", ha spiegato ancora il ministro in Aula.
"Ho sentito alcuni parlare di svolta autoritaria. Questa è una allucinazione - ha detto il ministro - e come tutte le allucinazioni non può essere smentita con la forza della ragione. Non c'è niente di autoritario. Parlare di svolta illiberale è una bugia e le bugie in politica non servono".
Maria Elena Boschi è stata poi contestata dai senatori del M5S che hanno sovrapposto i propri boati alla voce del ministro che tentava di chiudere il suo intervento. Pronto l'intervento del Presidente Piero Grasso. In serata il Premier Matteo Renzi, di rientro dalla sua missione in Africa ha commentato: "Non credo che questo Paese sia nelle mani di chi vuole fare ostruzionismo. Chi fa ostruzionismo mette un sasso sui binari. Noi con pazienza togliamo il sasso e facciamo ripartire il treno, perché quel treno è l'Italia".
Francesco Colafemmina
(22 luglio 2014)
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