Riforme
Nuovo Senato: aboliti i senatori a vita e l'indennita'. Resta l'immunita'
In due ore sono stati approvati ben sette articoli del disegno di legge a suo tempo presentato dal Ministro Maria Elena Boschi.
A Palazzo Madama è ripreso l’esame del disegno di legge sulle riforme costituzionali. In due ore sono stati approvati sette articoli, mentre ce n’erano voluti ben tre per far passare gli articoli 1 e 2. In realtà, tutto è cambiato con il via libera all’applicazione del “canguro”, grazie al quale sono stati dichiarati decaduti quasi 6.000 emendamenti.
Inoltre, la decisione del Movimento 5 Stelle e della Lega di non partecipare ai lavori ha finito con l’accelerare ulteriormente il dibattito ed il voto sui singoli articoli del disegno di legge.
In sostanza, oggi l’Assemblea dei senatori ha votato per l’abolizione dei senatori a vita. Il nuovo testo prevede che il Presidente della Repubblica potrà nominare cinque senatori, scelti tra cittadini che abbiano illustrato la Patria per altissimi meriti in campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Il mandato avrà la durata di sette anni e non potranno essere nuovamente nominati.
Sono stati poi approvati gli articoli del "d.d.l. Boschi" riguardanti il divieto di vincolo di mandato, la durata della Camera e quanto occorre per coordinarla con la nuova configurazione del Senato.
Via libera anche all’abolizione dell’indennità per i membri del Senato. La gran parte della discussione è stata impegnata sull’immunità. Essendo stati respinti gli emendamenti che proponevano di abolirla, ne consegue che l’art. 68 della Costituzione continuerà ad essere applicato a deputati e senatori nell’attuale stesura.
Il Premier Matteo Renzi non ha nascosto la sua soddisfazione per l’andamento dei lavori al Senato; mentre il capogruppo del M5S Vito Petrocelli, abbandonando l’Aula per protesta, ha definito il testo del disegno di legge sulle riforme costituzionali all’esame dell’Aula “una porcata”.
Moreno Morando
(4 agosto 2014)
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