Ragazze rapite in Siria
Stampa araba: "stanno bene e l'Italia ha trattato il riscatto"
Un quotidiano panarabo edito a Londra sostiene che le due cooperanti Vanessa Marzullo e Greta Ramelli sono in buone condizioni
Dopo il voto delle Commissioni Difesa ed Esteri riunite di Camera e Senato che hanno approvato a maggioranza (contrari M5S e Sel) la decisione del Governo di inviare aiuti militari ai curdi, l’attenzione si è focalizzata sulle dichiarazioni rilasciate in quella sede, in particolare, dal Ministro degli Esteri Federica Mogherini, che ha sottolineato come “l’Isis non sia un pericolo solo per l’Iraq, ma per l’intera regione, per l’Europa e il mondo intero”.
Poche ore dopo, il quotidiano inglese The Guardian ha annunciato che una ventina di ostaggi -tra i quali due donne italiane, un danese ed un giapponese- si troverebbero nelle mani dell’Isis. Il Governo italiano, con il Sottosegretario agli Esteri Mario Giro ha oggi dichiarato che "non risulta che le due ragazze" lombarde rapite in Siria,Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, "siano prigioniere dell’Isis".
Intanto, si segnala che “al-Quds al-Arabi”, un quotidiano panarabo edito a Londra, -citando una fonte della sicurezza del gruppo di ribelli islamici “Ahrar Sham”, che opera nella periferia di Idib (Siria)- ha riferito che “le due ragazze stanno bene” e che “l’Italia ha trattato per il riscatto”.
Questa voce non è stata confermata, ovviamente, dal nostro Governo; anche se molti analisti ritengono che in più occasioni siano stati pagati riscatti per ottenere la liberazione di nostri connazionali rapiti da bande di criminali nelle “zone calde” del mondo.
Se la cosa corrispondesse al vero, ci troveremmo nella contraddittoria situazione di un Paese che adotta, al suo interno, una normativa contro i “sequestri a scopo di estorsione”, arrivando perfino a bloccare tutti i beni delle famiglie dei rapiti, per impedire il pagamento del riscatto con tutti i mezzi. Nello stesso tempo, però, all’estero qualche “mediatore autorizzato” userebbe, invece, “fondi non ufficialmente contabilizzati” per favorire la liberazione degli ostaggi.
Dal punto di vista umano, ovviamente, non si può che esprimere la massima solidarietà per le vittime e per i loro famigliari. Tuttavia, se si pagano i riscatti ai criminali, bisogna sapere che questi fondi saranno poi usati per perpetuare violenze e minacce anche nei confronti di civili innocenti. In sostanza, si finisce per incentivare questi assassini a continuare nelle loro azioni particolarmente redditizie.
Gli Stati Uniti, come sappiamo, hanno scelto strade diverse ed il giornalista James Foley è stato barbaramente assassinato; tuttavia, il Governo statunitense -come del resto quello britannico o quello francese- non sono mai stati tentati di cambiare rotta, su queste vicende.
Ad ogni buon conto, il padre di una delle due ragazze si è detto in attesa di buone notizie e ottimista sulla imminente liberazione di Vanessa e Greta.
Moreno Morando
(22 agosto 2014)
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